Grazie all'artista con lo pseudonimo di Clet (Clet) in diverse parti di Napoli e molte altre città in Italia (Roma, Firenze) puoi incontrare i soliti segnali stradali in un design insolito
In Via dei Tribunali, un cartello che vieta il passaggio mostra un uomo che sta annegando chiedendo aiuto. Un po 'più avanti sullo stesso cartello, il poliziotto agita una mazza. Se sulla strada di via Raimondo de Sangro del quartiere Sansevero, su un mattone bianco, il cartello ora giace una persona, probabilmente morta, quindi su Via Toledo lo stesso mattone è stato trasformato in una mano bianca, che comprime la persona con forza.
Ma sul cartello che porta al mare Via Partenope, che consente di andare avanti, si è trasformato in uno scheletro di pesce. Campioni di arte contemporanea firmati Anacleto Abraham (soprannome creativo - Clet)che martedì e lunedì sera hanno cambiato l'aspetto di molti segnali stradali di Napoli. L'artista è sicuro che le strade della città siano lo spazio migliore per una mostra. Il bretone arrivò alla Napoli creativa, caotica e anarchica dopo aver visitato Firenze, Bologna, Roma, Torino, Milano, Lucca, Palermo, Perugia, Londra, Valencia, Sassari, Duarnen, Quimper, Oderne, Parigi, Prato e Livorno.
L'artista e scultore francese Clet vive e lavora in Italia dal 1990 e il suo laboratorio si trova a Firenze. Suo padre era lo scrittore Jean-Pierre Abraham, che lavorava come guardia forestale per il faro di Ar-Men sull'isola di Sen, nel Regno Unito.
La street art Klet è stata portata via quattro anni fa: "Sono diventato pronto ad apparire davanti al pubblico e lasciare il posto al desiderio di oppormi al potere simbolicamente rappresentato sui segnali stradali".
A coloro che criticano il suo lavoro, riferendosi alla sicurezza del traffico, l'artista risponde: "I segnali stradali servono per organizzare la rete stradale. La sicurezza è fornita solo dalla cura e dalla responsabilità dei conducenti. È paradossale, ma i segnali stradali consentono di muoversi più velocemente e teoricamente più rischiosi."
In ogni caso, i segni rimangono leggibili, poiché il linguaggio creativo di Clet è semplice e minimale. A volte le immagini derivano dal significato del segno e lo "battono", in altri casi hanno una funzione esclusivamente estetica. L'artista ha reso omaggio a Napoli con l'aiuto di un cartello sul quale ha chiaramente contrassegnato la lettera "N". Allo stesso tempo, sulla sua pagina FACEBOOK sotto la dicitura "Napoli, le autorità sono in perdita", Clet ha pubblicato una foto di un cartello che proibiva l'ingresso al centro storico, sul quale dipingeva un controllore del traffico annoiato e infastidito che raccoglieva un puzzle.