Tutte le armi chimiche che appartengono alla Siria verranno trasferite sulla nave statunitense Cape Ray nel porto italiano di Gioia Tauro, annunciato oggi il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti d'Italia Maurizio Lupi (Maurizio Lupi).
Questa informazione è stata presto confermata dal capo dell'Organizzazione per il divieto delle armi chimiche, Ahmet Uzumju, che ha spiegato che l'operazione era prevista per febbraio 2014.
Secondo le autorità italiane, la procedura prevista per la fine dell'inverno implica l'osservanza di varie misure di sicurezza. È già noto che l'intero processo non richiederà più di due giorni, mentre tutti i contenitori pieni di armi di distruzione di massa non toccheranno il suolo italiano. I container tossici sono attualmente a bordo di una delle navi fornite dalla Danimarca. La sicurezza dipende interamente dall'incrociatore missilistico nucleare "Pietro il Grande"così come una nave cinese Yan Chen. Tuttavia, fino ad ora, le autorità di Italia, Russia e altri Stati partecipanti a questa operazione non hanno deciso dove verranno distrutti i prodotti chimici specificamente dannosi: nell'Oceano Atlantico o nel Mar Mediterraneo.
Nel frattempo, il sindaco della città in cui si trova il porto di Joya Tauro è seriamente preoccupato per la propria vita, dicendo che i residenti locali semplicemente non perdoneranno le autorità se le armi chimiche della Siria trovano un rifugio temporaneo in città. Dichiara che le autorità italiane hanno preso questa decisione, non tenendo conto dell'opinione dei cittadini. Il Ministero degli Affari Esteri del Paese, che ha preso parte alla determinazione dell'ubicazione dell'operazione, afferma che Joya Tauro è la più adatta allo scopo designato.
Storia dei conflitti
Il conflitto in Siria si è intensificato alla fine dello scorso anno, quando il governo locale, rappresentato dal presidente Bashar al-Assad, ha usato armi chimiche contro i civili. Dopo aver ricevuto tutte le prove del coinvolgimento del presidente nel terribile incidente, gli Stati Uniti hanno annunciato l'intenzione di lanciare un attacco nucleare in Siria.
In relazione alle minacce, il presidente Assad ha accettato di sbarazzarsi di tutte le armi chimiche e ha anche promesso di firmare una convenzione sul suo divieto.
Presto la produzione di armi chimiche fu fermata nel paese. L'Organizzazione per la proibizione di questo tipo di distruzione di massa ha anche pianificato di distruggere i prodotti chimici più pericolosi alla fine del 2013, tuttavia, a causa di alcune circostanze, questa operazione ha dovuto essere rinviata. Secondo il Pentagono, il processo di distruzione delle armi chimiche in Siria richiederà dai 45 ai 90 giorni. In questo momento, la nave avrà circa 60 chimici specializzati invitati che saranno responsabili della procedura, nonché diversi gruppi di unità speciali progettate per garantire la sicurezza.
Un conflitto armato in Siria è scoppiato nel 2011, quando gruppi radicalmente contrari ad Assad hanno scatenato una vera guerra civile.
A causa delle ostilità nel paese, almeno 120 mila persone sono morte, la maggior parte delle quali civili. Non molto tempo fa, gli esperti delle Nazioni Unite hanno condotto un'indagine che ha dimostrato che durante la guerra civile in Siria sono stati effettuati almeno cinque attacchi chimici.