Secondo l'Istat, stiamo parlando del 61,2% degli italiani non sposati
Quasi sette milioni di giovani di età compresa tra 18 e 34 anni vivono ancora con i genitori. E per non dire che la maggior parte di questa cifra ricade sui giovani: circa tre milioni di persone avevano più di 25 anni. Inoltre, tra coloro che condividono riparo con mamma e papà, trent'anni non sono rari.
Si scopre che tra gli italiani non sposati, sei su dieci preferiscono stare con i loro genitori piuttosto che andare a pane gratis.
La situazione attuale si riflette nel "Rapporto sulle relazioni sociali", pubblicato congiuntamente dal National Institute of Statistics (ISTAT), dal National Institute of Social Security (INPS) e dal Ministero del Lavoro.
E aggiunge la Confederazione nazionale degli agricoltori (Coldiretti): quasi quattro italiani su dieci (37%) godono del sostegno finanziario dei loro genitori, cioè rimangono in una certa dipendenza da loro, anche se non vivono insieme. A proposito, nel 42,3% dei casi, anche separatamente i bambini adulti vivono al massimo 30 minuti a piedi da casa.
I dati ISTAT per il 2012 riflettono un aumento rispetto al 2011. Nel corso dell'anno, il numero di giovani che vivono con i genitori è aumentato di 31 mila persone, raggiungendo un totale di 6.941.000. In termini percentuali, il fenomeno è più significativo: il numero di giovani che vivono con i genitori è aumentato dal 59,2% nel 2011 a 61 , 2% nel 2012 tra tutti gli italiani non sposati e non sposati dai 18 ai 35 anni. E gli uomini nella massa totale prevalgono chiaramente: secondo i risultati delle stime, ce n'erano quasi quattro milioni, un milione in più rispetto alle donne.
Inoltre, nel sud Italia è stata osservata una maggiore concentrazione: lì da soli, oltre due milioni di persone "under 35" vivono allo stesso indirizzo con mamma e papà.
Le figure sopra riportate fanno rivivere gli stereotipi del vecchio mondo sugli italiani, come "mocassini" e "femminucce". Ma non dimenticare la crisi economica che infuria nel paese, perché oggi quasi un milione e mezzo di persone dai 15 ai 34 anni rimangono disoccupati. E quindi, sempre più giovani, in previsione di tempi migliori, non cercano di uscire di casa.
Tuttavia, rinviando ripetutamente “l'accesso a una vita indipendente”, possono intrappolarsi nella trappola del potenziale non realizzato e dell'incapacità di realizzarsi.
D'altra parte, è interessante notare che quegli italiani che tuttavia si sono separati dalle loro famiglie preferiscono acquistare la propria abitazione, e solo una piccola parte utilizza i servizi dei proprietari. Secondo le statistiche del 2011, tra le persone con più di 35 anni, il 68,8% vive in case piccole ma proprie e solo il 31,2% affitta case.