"Non sopravviveremo solo con i biglietti"
Il comune di Milano sta preparando un decreto: le grandi aziende avranno l'opportunità di aggiungere il loro nome al nome della stazione della metropolitana in cambio di investimenti e assistenza nella modifica. Ma non tutti sono d'accordo con questa decisione. Basilio Rizzo, Presidente del Consiglio Comunale: "La città non è in vendita"
Il progetto è progettato per tutte le cento stazioni della metropolitana di Milano. Il suo compito non è solo quello di migliorare la qualità della metropolitana, anche attraverso l'investimento di società private, ma anche, infine, di far fronte al catasto delle imprese. Dopotutto, non include almeno 116 negozi che operano nella metropolitana di Milano.
Entrare in un catasto speciale di metà dei negozi esistenti che non sono ancora stati contabilizzati è solo la fase iniziale del progetto. Questo gioco a più vie si svolgerà nella fase di modifica delle stazioni, quando inizierà la caccia agli sponsor.
Questi ultimi sono attratti dalla possibilità di associare il nome della loro azienda al nome della stazione. Certo, temporaneamente: per un anno o due. E in cambio di denaro o una revisione degli interni, come ha spiegato Pierfrancesco Maran, un membro del dipartimento dei trasporti della città.
Perché "non possiamo aspettarci che in futuro i servizi di trasporto pubblico si basino esclusivamente sulla vendita dei biglietti. Non vogliamo aumentare nuovamente le tariffe, il che significa che dobbiamo sviluppare una forte strategia per generare redditi alternativi".
L'idea di marchiare le stazioni della metropolitana non è nuova. Ad esempio, a Roma questo autunno, la stazione Termini è stata ribattezzata Termini-Vodafone. E, a proposito, lo stesso Vodafone a Madrid ha pagato circa tre milioni di euro per il marchio biennale della stazione della metropolitana di Puerta del Sol.
Il controllo diretto sul progetto sarà assunto dall'ATM di gestione dei trasporti pubblici di Milano. Si presume che la decisione sulla ricerca di sponsor sarà pubblicata nelle prossime settimane. Ma ora, alcuni individui stanno esprimendo il loro disaccordo con il progetto. Quindi, il presidente del consiglio comunale, Basilio Rizzo, è contro "gli elementi della città che perdono la loro unicità: sponsorizzazioni temporanee, questo è un bene, ma l'identità della città non è in vendita". E il presidente della commissione per i trasporti, Carlo Monguzzi, chiede che "gli sponsor credibili siano impeccabili in termini di etica e apertura al business".
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Va detto che una tale modernizzazione della metropolitana globale è principalmente associata alla tenuta nel 2015 dell'esposizione mondiale Expo 2015 a Milano.
E per facilitare la navigazione degli ospiti della città, è già stata presa la decisione di rinominare alcune stazioni situate in aree turistiche chiave. I nomi saranno sostituiti da tre stazioni della nuova linea M5 e una stazione della linea M2: ora la stazione Bignami diventerà Bignami-Parco Nord, San Siro Harar-Dessié sarà ribattezzata San Siro-Stadio, San Siro Trotter cambierà in San Siro-Ippodromo e Abbiategrasso cambierà in Piazza Abbiategrasso. Ad altre sei fermate lungo la linea M5 e due lungo la linea M1, appariranno ulteriori indicatori di direzione.