L'Italia chiede aiuto all'UE nella lotta contro l'immigrazione. Il ministro degli Interni Angelino Alfano è fiducioso che l'Europa non possa semplicemente chiudere un occhio su una situazione chiaramente di crisi
Nelle ultime 48 ore, i servizi italiani hanno salvato 4.000 immigrati che cercavano di raggiungere l'Europa in barca. Lo ha annunciato mercoledì il ministro degli affari interni italiano e ha chiesto all'UE di aiutarlo a far fronte "già evidentemente sorprendente" la crisi. Secondo la radio italiana, Angelino Alfano ha dichiarato: "La situazione sta peggiorando e queste non sono le ultime barche ad arrivare qui. Il problema è molto grave e l'Europa dovrebbe immediatamente intervenire, perché non si tratta solo del confine mediterraneo, ma sulla frontiera europea ".
Secondo il senatore Alfano, due navi mercantili hanno salvato a bordo due imbarcazioni con 300 e 361 passeggeri. "E in queste barche c'era almeno una persona morta", ha aggiunto il ministro. Inoltre, un altro gruppo di 1.049 migranti (di cui 91 donne e tre bambini) è stato avvistato da un elicottero della marina, il cui pilota ha notato che la barca stava navigando in qualche modo troppo forte. Di conseguenza, tutti i passeggeri furono evacuati via nave e consegnati al porto di Sicilia.
L'Italia, infatti, è la principale porta di accesso all'Europa per i migranti che attraversano il Mar Mediterraneo: di solito in navi affollate e fragili. Il miglioramento della situazione in mare e i disordini in corso in Libia hanno portato ad un aumento del numero di temerari che intraprendono un viaggio in pericolo di vita nel tentativo di sfuggire al controllo dei militanti, istituito tre anni dopo il rovesciamento di Muammar Gheddafi.
L'anziano Alfano ha anche affermato che nell'ultimo anno l'Italia ha salvato circa 15.000 immigrati. E secondo varie stime, dalle 300.000 alle 600.000 persone in Libia sono pronte a salire a bordo dei tribunali del contrabbando.
Inoltre, molte di queste persone sono arrivate in Libia da altri paesi africani o centro-orientali, come la Siria. Inoltre, secondo il ministro, "queste sono le valutazioni più modeste confermate dal Commissario europeo per gli Affari interni Cecilia Malmstroem".
"I contrabbandieri, i trafficanti di morte, fanno soldi sul dolore umano, sulla morte. E anche le nostre regolari operazioni di salvataggio lavorano a loro favore, accorciando il percorso, rendendolo così più redditizio e meno rischioso", ha detto Angelino Alfano.
Dopo che nell'ottobre 2013 più di 400 immigrati dall'Eritrea e dalla Siria sono morti al largo delle coste italiane, non raggiungendo l'obiettivo, le autorità italiane hanno lanciato l'operazione marittima "Mare Nostrum" ("Il nostro mare") il nome latino del Mar Mediterraneo. Ora le acque tra la Sicilia e il Nord Africa sono costantemente pattugliate dalle navi della Marina italiana.