Un recente studio del servizio statistico dell'Unione Europea ha dimostrato che il 34 percento degli italiani non ha mai "navigato" in Internet, mentre il 54 percento frequenta regolarmente le pagine del World Wide Web.
Eurostat ha spiegato che metà della popolazione del paese soleggiato dedica regolarmente un paio d'ore alla navigazione in Internet, mentre nell'Unione europea il numero di fan del World Wide Web raggiunge il 70 percento.
Gli olandesi più spesso e facilmente "si ritrovano" su Internet: il 95% della popolazione è un utente attivo della rete. L'onorevole secondo posto è stato conquistato dagli abitanti del Lussemburgo: il 94 percento di tutti i residenti nel paese non può resistere a non guardare Google o "mettere mi piace" alle nuove foto di amici sul social network Facebook.
Sorprendentemente, uno su quattro italiani su dieci non ha mai aperto una pagina in un browser web. La media UE è del 22 percento. Vale la pena notare che nel 2007 circa il 37% degli europei ha "ignorato" Internet.
Eurostat rileva che l'indicatore della "mancanza di istruzione informativa" in Italia è fondamentale, ma non tanto quanto, ad esempio, in Grecia, dove il 36 percento della popolazione non utilizza Internet o la Romania (42 percento).
I dati ottenuti sono in realtà sorprendenti: gli operatori mobili e satellitari affermano che Internet è presente nel 96% dell'Italia e che la sua velocità media è di almeno 1,5 gigabyte al secondo.
I risultati dello studio Eurostat indicano che, molto probabilmente, i piani del governo italiano relativi alla partecipazione della popolazione alle discussioni con le agenzie governative del paese attraverso una rete non sono destinati a diventare realtà. Inizialmente era previsto che almeno il 50 percento della popolazione partecipasse a un dialogo con le autorità. Oggi, meno del 20 percento degli italiani visita portali appositamente creati per questo scopo, di cui il 27 percento utilizza siti Web governativi a fini fiscali, il 13-15 percento utilizza documenti e benefici sociali e il 21 percento li utilizza per studio e istruzione.
Eurostat afferma che l'85% dei danesi non perde l'occasione di consultare i siti Web ufficiali del governo. La popolazione di Svezia (78 percento), Finlandia (69 percento) e Francia (60 percento) visita regolarmente le risorse di Internet relative alle attività dello stato con un'invidiabile regolarità.
Il governo italiano offre anche ai residenti del paese alcuni servizi online, che possono essere utilizzati solo nell'ottanta per cento dei casi. Tuttavia, secondo le statistiche, ogni anno in Italia vengono stanziati almeno cinque miliardi di euro per supportare portali e risorse amministrative, la maggior parte delle quali va a riparare e mantenere in buone condizioni apparecchiature e reti.
A quanto pare, anche occuparsi di informatizzazione presso le aziende locali non è il modo migliore. Oggi, solo il quattro percento delle imprese e degli imprenditori italiani pratica la vendita di beni e servizi su Internet.