Dopo 1900 anni, le vittime di un'eruzione vulcanica nella città italiana di Pompei (Pompei) "apparvero" al grande pubblico.
Negli ultimi anni, gli archeologi italiani hanno scrupolosamente scansionato e restaurato in dettaglio i resti di 86 persone che morirono durante l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. I potenti tomografi moderni hanno permesso di illuminare gli strati di cenere vulcanica, all'interno dei quali si trovano i corpi dei cittadini, come se fossero congelati nel tempo senza tempo.
Gli scienziati sono stati in grado di localizzare accuratamente i corpi degli abitanti di Pompei e di tagliarli con cura dalla massa vulcanica totale.
Studi dettagliati sui resti recuperati hanno rivelato un fatto interessante, nell'antica Roma la gente aveva i denti buoni.
Si ritiene che nei tempi antichi la dieta contenesse un'abbondanza di fibre, una piccola percentuale di zucchero e che il cibo stesso fosse più sano e migliore.
I ricercatori sono riusciti a ottenere modelli 3D a pieno titolo di diverse vittime, contenenti immagini esterne e interne. Un altro fatto: molti residenti durante la loro vita hanno subito gravi ferite alla testa, molto probabilmente a causa dei detriti degli edifici in rovina. Gli escavatori archeologici stanno per consegnare nuovi reperti per una mostra chiamata Pompei ed Europa.
L'ampio uso di dispositivi CT è stato preso in prestito dalla medicina. La creazione di modelli o sezioni 2D e 3D di qualsiasi profondità consente di esplorare corpi che non possono essere completamente rimossi dalla lava, in considerazione della loro fragilità. Gli scienziati affermano che la loro ricerca non è solo archeologia, ma ricerca archeologica dell'uomo.
Uno dei principali "pazienti" di scienziati era un bambino di 4 anni, scoperto vicino alla sua famiglia: padri e madri con un bambino in braccio. Studi approfonditi hanno permesso di delineare gli abiti del bambino. E i tomografi mostravano tutto, fino allo scheletro. L'espressione di shock sui volti delle persone sepolte nella cenere calda e nella lava il 24 agosto 79 a.C. rimase invariata.
Secondo le informazioni preliminari, circa 2.000 resti dei morti sono stati recuperati durante gli scavi archeologici nelle vicinanze di Pompei.
Si ritiene che durante l'eruzione del Vesuvio morirono 10-25 mila persone e che la città stessa e i suoi dintorni siano stati abbandonati fino al 1748. Nel mondo moderno, la città morta è iscritta nella lista del patrimonio mondiale ed è visitata da 2,5 milioni di turisti ogni anno.